La Macchina dei Sogni
Sulle vie dell’inferno
Palermo 21-31 ottobre 2021
21-31 ottobre, Teatro dei Pupi/Laboratorio – Via Bara 95/48
21-28 ottobre, Museo Archeologico Regionale A. Salinas – Piazza Olivella
29-31 ottobre, Real Teatro Santa Cecilia – Via Piccola del Teatro S. Cecilia 5
La 38ª edizione de La Macchina dei Sogni rende omaggio a Dante Alighieri nei 700 anni dalla morte attraverso un variegato programma di iniziative. Ispirandoci all’esoterica ricorrenza dei numeri 3 e 9 all’interno della Divina Commedia, abbiamo diviso il Festival in tre parti: 3 sono i luoghi scelti per gli eventi, 3 sono gli spettacoli di teatro di figura proposti da altrettante compagnie, 3 sono le repliche del nostro spettacolo multimediale, 3 sono le giornate del laboratorio, mentre 9 sono le installazioni della mostra, 9 sono i racconti inediti di altrettanti scrittori a cui abbiamo chiesto di focalizzare l’attenzione su 9 temi – l’amore, il tradimento, l’esilio, la pietà, la politica, la conoscenza, le donne, la visionarietà, la memoria – che abbiamo individuato nell’opera dantesca e che costruiscono, tra storia e attualità, un viaggio parallelo a quello narrato da Dante. Tra prosa, poesie e tragedia, attraverso le suggestioni della cronaca, 3 attori – Viola Graziosi, Graziano Piazza e Massimo Verdastro – ci aiuteranno a penetrare il sentimento dei personaggi che Edoardo Albinati, Giosuè Calaciura, Maria Grazia Calandrone, Antonella Lattanzi, Marco Lodoli, Melania Mazzucco, Beatrice Monroy, Lorenzo Pavolini e Giorgio Vasta hanno descritto nei loro racconti. Il nuovo spetta- colo di Mimmo Cuticchio, che prende il nome dal progetto è una singolarissima trasposizione dell’Inferno di Dante che incrocia il suo vissuto personale e la sua storia di teatrante. I movimenti dei pupi, catturati dalla macchina da presa di Daniele Ciprì, che ha coordinato luci ed ombre delle immagini in accordo con il senso che Mimmo Cuticchio ha inteso dare alla drammaturgia dei gesti, sono accompagnati dalle musiche originali di Giacomo Cuticchio, mentre Alfonso Veneroso interpreta i versi del sommo poeta e Cuticchio stesso evoca l’immaginario dantesco con il suo cunto. Il Teatro di figura è rappresentato dalle marionette e dal teatro disegnato di Gek Tessaro di Verona, dalla compagnia Carlo Colla & Figli di Milano e dalle guarattelle di Bruno Leone di Napoli. Infine, il laboratorio per attori e narratori, condotto dall’attore giapponese Hall Yamanouchi e ispirato alla terza cantica della Commedia, propone di vivere l’immaginifico dantesco attraverso il proprio corpo.
CALENDARIO
Tutti gli appuntamenti previsti nel calendario sono a ingresso libero a esclusione degli eventi in programma nei giorni 29, 30 e 31 per il quale c’è un biglietto d’igresso di €2.
Per potere partecipare a uno qualsiasi degli eventi si deve prenotare telefonicamente: 3207090129
NOTA BENE – Per partecipare a qualsiasi tipo di evento e/o spettacolo è obbligatorio esibire il Certificato COVID digitale dell’UE (noto come green pass) in corso di validità.
TEATRO DEI PUPI / LABORATORIO
Dal 21 al 31 OTTOBRE
NATI PER FINIRE ALL’INFERNO
Mostra di pupi ed elementi scenici realizzati per lo spettacolo
Sulle vie dell’Inferno
MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE A. SALINAS
21, 22, 23 OTTOBRE
ORE 10.00-14.00
L’AMOR CHE MOVE IL SOLE E L’ALTRE STELLE
Laboratorio teatrale condotto da Hal Yamanouchi
24 OTTOBRE
ORE 11.00
PARADISO DI DANTE IN UN BAR
restituzione del Laboratorio
REAL TEATRO SANTA CECILIA
29, 30, 31 OTTOBRE
29 e 30 ottobre ORE 21.00
SULLE VIE DELL’INFERNO
spettacolo di Mimmo Cuticchio
31 ottobre ORE 18.00
SULLE VIE DELL’INFERNO
spettacolo di Mimmo Cuticchio
MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE A. SALINAS
26 OTTOBRE
ORE 18.00
LA POLITICA, LA PIETÀ, LA CONOSCENZA
Massimo Verdastro legge
Il girone dei morti insepolti di Giosuè Calaciura
Limbo – Intermezzo musicale
The Bass Quartet
Graziano Piazza legge
Pietà di Marco Lodoli
Il pozzo dei giganti – Intermezzo musicale
The Bass Quartet
Viola Graziosi legge
Canto delle statue sottomarine
di Maria Grazia Calandrone
Incontro con gli scrittori
Giosuè Calaciura e Maria Grazia Calandrone
ORE 21.00
CARNET DE VOYAGE
Istantanee dall’inferno della Commedia
spettacolo di Gek Tessaro
MUSEO ARCHEOLOGICO REGIONALE A. SALINAS
Piazza Olivella
27 OTTOBRE
ORE 18.00
L’AMORE, LA VISIONARIETÀ, IL TRADIMENTO
Viola Graziosi legge
Amor dantesco di Lorenzo Pavolini
Caron Dimonio – Intermezzo musicale
The Bass Quartet
Massimo Verdastro legge
Kaddish dell’errante e del suo dolore di Beatrice Monroy
I traditori – Intermezzo musicale
The Bass Quartet
Viola Graziosi e Graziano Piazza leggono
Tradimento di Antonella Lattanzi
Incontro con gli scrittori
Beatrice Monroy e Lorenzo Pavolini
ORE 21.00
DANTE DELLE MARIONETTE
spettacolo della
Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli
28 OTTOBRE
ORE 18.00
LE DONNE, L’ESILIO, LE CATACOMBE
Viola Graziosi, Graziano Piazza, Massimo Verdastro leggono
Fiamma D’amore di Edoardo Albinati
Virgilio – Intermezzo musicale
The Bass Quartet
Viola Graziosi legge
I dissidenti di Melania Mazzucco
Lucifero – Intermezzo musicale
The Bass Quartet
Graziano Piazza e Massimo Verdastro leggono
I putti, i morti di Giorgio Vasta
Incontro con gli scrittori
Edoardo Albinati e Giorgio Vasta
ORE 21,00
NEL MEZZO DEL TEATRIN DI NOSTRA VITA
spettacolo di Bruno Leone
GLI SPETTACOLI
Gek Tessaro
CARNET DE VOYAGE
Istantanee dall’inferno della commedia
Lo spettacolo ha l’ambizione di rendere “visibili” alcuni versi di Dante attraverso una galleria di ambienti, atmosfere e ritratti realizzati sul momento. Il viaggio diviene dunque anche un percorso visivo di costruzione, un divenire di segni e disegni, di figure che nascono, si completano e mutano accompagnandoci all’incontro delle più stravaganti figure della Commedia.
Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli
DANTE DELLE MARIONETTE
L’evento, rivolto a giovani e adulti, unisce la tradizione del Teatro di Figura Italiano e la poetica dantesca. Le marionette della Carlo Colla & Figli, mosse a vista a fili corti, illustrano alcune fasi della Commedia, fornendo un esempio concreto di come l’immaginifico dantesco abbia contribuito all’evoluzione di una delle eccellenze del teatro italiano.
Casa delle Guarattelle
NEL MEZZO DEL TEATRIN DI NOSTRA VITA
Pulcinella nell’Inferno, Purgatorio e Paradiso delle Guarattelle
Pulcinella si perde in una selva oscura dove incontra Dante che per trovare una via d’uscita lo accompagna all’Inferno. Qui dopo aver attraversato l’Acheronte sulla barca di Caronte, Pulcinella incontra e combatte prima con Cerbero e poi con il diavolo Farfariello, personaggi che ricordano il cane e il diavolo del repertorio guarattellesco.
Compagnia Figli d’Arte Cuticchio
SULLE VIE DELL’INFERNO
Tra i pupi appesi, in laboratorio ce n’è uno che ha fatto sempre la parte del personaggio di Ariodante nei fatti di Ginevra di Scozia. Facendosi largo tra i pupi, egli giunge nel boccascena del teatrino dove è montato il fondale di una selva oscura. Si spoglia del mantello di Ariodante e si scopre essere Dante. Non è esplicito cosa l’abbia spinto a lasciare il suo posto, forse la voglia di celebrare i 700 anni dalla morte di Dante.
IL LABORATORIO
L’AMORE CHE MOVE IL SOLE E L’ALTRE STELLE
“Inferno, Purgatorio e Paradiso sono dentro di noi” – spiega Yamanouchi. Attraverso le nostre scelte, andiamo di volta in volta nell’una o nell’altra direzione. Accogliamo e accarezziamo il nostro corpo accettandone lamenti e sospiri come se si trattasse di un canto. La quiete e l’agitazione sono pause nella musica del nostro corpo e della nostra anima.
LA MOSTRA
NATI PER FINIRE ALL’INFERNO
Nove piccole installazioni presentano alcuni personaggi costruiti per lo spettacolo Sulle vie dell’Inferno, primi tra tutti Dante e Virgilio. Accanto a loro troveremo le donne (Beatrice, S. Lucia, la Madonna), Caronte e la barca dei dannati, i Poeti (Omero, Orazio, Ovidio, Lucano), Paolo e Francesca, i Centauri (Chirone e Nesso), Pier delle Vigne, Farinata de- gli Uberti, Ulisse e Lucifero.
I RACCONTI | LE LETTURE
Attori: Viola Graziosi, Graziano Piazza e Massimo Verdastro
IL GIRONE DEI MORTI INSEPOLTI
di Giosuè Calaciura
Giosuè Calaciura affronta un tema di bruciante attualità politica e sociale in un visionario riemergere di voci di morti.
PIETÀ
di Marco Lodoli
È la pietà, ma forse sarebbe più giusto dire l’incapacità di provarla, il centro del racconto di Marco Lodoli. Il protagonista, sopraffatto dai debiti, vende letteralmente anni della propria vita a un usuraio, malvagio attore di questa favola triste.
CANTO DELLE STATUE SOTTOMARINE
di Maria Grazia Calandrone
Maria Grazia Calandrone affida alle berte, enigmatici uccelli migratori con il loro struggente verso ammaliatore, il compito di farsi metafora del desiderio di conoscenza e di sfida dell’ignoto.
AMORE DANTESCO
di Lorenzo Pavolini
Lorenzo Pavolini decide di raccontare l’amore al tempo del Covid, quando per due adolescenti “galeotto” diventa un tenero bacio scambiato, forse più che per amore per il desiderio di un ritrovato contatto fisico.
KADDISH DELL’ERRANTE E DEL SUO DOLORE
di Beatrice Monroy
Di struggenti ricordi, di viaggi, di luoghi, di martirii, di giovani perseguitati che avevano scelto il nuovo credo, una catena infinita di nomi, volti e corpi che dall’inferno terreno passeranno nella pace eterna.
TRADIMENTO
di Antonella Lattanzi
L’omissione, il non raccontare tutto di sé alla persona amata vanno considerati una forma di tradimento? Antonella Lattanzi pone noi lettori di fronte a questi interrogativi, nella consapevolezza della protagonista della sua storia che mentire agli altri spesso non è che l’abitudine a mentire a se stessi.
FIAMMA D’AMORE
di Edoardo Albinati
Straziante è la voce di Didone che, nella riscrittura di Edoardo Albinati, pur di non perdere l’amato Enea, è pronta a tutto, a non essere moglie, a rinunciare all’appellativo di sposa, a vivere come ospite perdendo le prerogative del suo status e infine a darsi la morte.
I DISSIDENTI
di Melania Mazzucco
Di esilio ha scelto di occuparsi Melania Mazzucco che, da studentessa liceale che «amava i dannati dell’Inferno», ci parla di un percorso di formazione che la porta a comprendere quanto rivoluzionario possa essere il potere della lingua, soprattutto per chi viene considerato “dissidente”.
I PUTTI, I MORTI
di Giorgio Vasta
Giorgio Vasta si è assunto il compito di far dialogare due anime contrastanti di Palermo, quella “gioiosamente selvatica” dei tanti putti che abitano gli Oratori cittadini con quella cupa e grave che aleggia nella Cripta dei Cappuccini.
Il miglior libro scritto dagli uomini
Jorge Luis Borges
La Macchina dei Sogni 2021 è un’edizione assai speciale. Speciale perché, nel 700esimo anniversario della morte, è dedicata a Dante Alighieri, al sommo poeta che con la sua Comedìa alla quale Boccaccio ha aggiunto l’aggettivo “divina” ha saputo unificare il mondo interiore e il mondo esteriore, proprio quando, gli fu tolto tutto – città, attività politica, affetti, risorse – mentre su di lui pendeva una condanna a morte.
Speciale perché dedicata alla prima cantica della Divina Comedìa, che resta uno dei poemi più grandi e ancora attuali della letteratura mondiale, capace di aprire oggi una finestra sui grandi temi dell’umanità esattamente come quando fu scritta.
I valori universali di giustizia, amicizia, rispetto, responsabilità, libertà e amore, che rintracciamo tra i versi delle tre cantiche sono, oggi come ieri, offuscati da giochi di potere e da interessi di vario genere, così come i mali della società verso cui Dante si scagliava con impeto sono tuttora le cause principali del disagio sociale che affligge i nostri tempi.
Da artisti della scena contemporanea, quest’anno non potevamo non dedicarci al “miglior libro scritto dagli uomini”, come lo definì Borges e lo facciamo attraverso un progetto speciale dal titolo Sulle vie dell’Inferno, ideato da Mimmo Cuticchio, un progetto che dà forma a un nostro sogno.
Sia la Divina Comedìa sia l’Opera dei pupi hanno saputo resistere all’instabilità e alle avversità dei secoli e sono giunte a noi mantenendo intatte le loro caratteristiche. L’Opera dei pupi, almeno quella in cui si identifica Mimmo Cuticchio, è una tradizione secolare mai uguale a sé stessa, che si trasforma col fluire delle generazioni. Si rinnova continuamente, eppure conserva e tramanda la tradizione. Cuticchio, riconosciuto come il massimo esponente del Teatro dei pupi, mostra nel suo lavoro una fede e una passione inalterate, esattamente come la passione che nutre ogni riga del poema dantesco. Come ogni uomo appassionato, Mimmo Cuticchio non è mai sazio di ciò che ama; per questo la sua costante ricerca genera un teatro sempre aperto al nuovo e all’altrove.
La sua incessante sperimentazione, all’interno della tradizione del Teatro dei pupi, lo spinge da tanti anni ad uscire dagli schemi usuali per raccontare nuove storie che non appartengono più soltanto all’epica cavalleresca, ma creano nuovi personaggi al di là del repertorio classico.
Il progetto che qui presentiamo è molto articolato. Come sempre, La Macchina dei Sogni propone un programma di iniziative variegate – tra teatro, musica, mostra e laboratorio – ma legate da un unico tema, un trait d’union che caratterizza tutto il festival e che quest’anno ha una connotazione “esoterica” derivata dalla Comedìa dantesca: la ricorrenza dei numeri 3 e 9 e dei loro multipli.
Le cantiche del poema, com’è noto, sono tre; l’Inferno è diviso in nove cerchi, il Purgatorio in nove gironi, il Paradiso in nove cieli; i versi sono composti da terzine endecasillabe, tre sono le donne benedette all’origine del viaggio ultraterreno (Maria, Lucia, Beatrice) ed è, infine, la visione della Trinità divina, che conclude il viaggio di Dante.
Pertanto, ispirandoci a questa consonanza numerica, il Festival è diviso in tre parti: tre sono i luoghi del festival, tre sono gli spettacoli di teatro di figura di altrettante compagnie, tre sono le repliche del nostro spettacolo multimediale, tre sono le giornate del laboratorio. E ancora nove sono le tappe siciliane che abbiamo individuato e accostato alle storie raccontate nell’Inferno, nove sono le postazioni che mettiamo in mostra, nove sono i racconti inediti di altrettanti scrittori a cui abbiamo chiesto di focalizzare l’attenzione su nove temi che abbiamo individuato nell’opera dantesca.
Elisa Cuticchio
APPROFONDIMENTO
In questa nuova produzione, che prende il nome dal progetto generale, Mimmo Cuticchio assume il ruolo di un narratore lucido e distaccato. Come Virgilio, egli ci guida all’interno di questa singolarissima trasposizione dell’Inferno, calata in un contesto siciliano, nella quale lo stupore e la “leggerezza” dei pupi restituiscono il racconto dantesco con inedite sfumature, rendendolo attuale e allo stesso tempo universale. L’Opera dei pupi di Mimmo Cuticchio, il cinema di Daniele Ciprì e le musiche – eseguite dal vivo – di Giacomo Cuticchio, trovano in questo lavoro una sorprendente simbiosi, creando una realtà scenica originale. Le immagini restituiscono territori inesplorati, filtrati dallo sguardo onirico di Mimmo-regista, mentre il racconto dei dannati avviene grazie ai versi interpretati dell’attore Alfonso Veneroso e dal cunto di Mimmo Cuticchio, che evoca un immaginario a forti tinte.
Come in un film muto, le 17 sequenze immaginate da Cuticchio si articolano dall’inizio alla fine, all’interno del piccolo boccascena dei pupi e sul grande palcoscenico in base all’ideazione scenica e la libera fantasia dell’oprante – cuntista.
Il nostro desiderio di sovrapporre il viaggio della prima cantica ad alcuni luoghi delle nove province della Sicilia è stato realizzato grazie anche ai contributi filmati dei registi Chiara Andrich e Andrea Mura. L’intento di trovare analogie tra alcuni luoghi siciliani di grande forza evocativa e altrettanti ambienti descritti nell’Inferno, ha trovato una sintesi negli accordi poetici che Cuticchio è riuscito a comporre, sicché, ad esempio, nella grotta sul Monte Pellegrino Dante vede come in un flashback Beatrice e Lucia, ma anche Santa Rosalia, patrona della nostra Palermo.
E ancora: il contrasto tra il partito dei Bianchi e quello dei Neri, descritto da Dante nel terzo cerchio, è trasposto nelle battaglie tra i pupi, i quali cadono e si rialzano senza soluzione di continuità; gli iracondi e gli accidiosi, descritti nel quinto cerchio, sono rappresentati dal paladino Orlando che, pazzo d’amore per la perduta Angelica, getta le armi, si strappa le vesti analogamente ai dannati che si percotean non pur con mano / ma con la testa e con il petto e coi piedi / troncandosi co’ denti a brano a brano; i giganti che stanno a guardia tra l’ottavo e il nono cerchio, che Dante scambia per torri, tanto sono alti e possenti, Mimmo li rappresenta con i pupi di scuola catanese, imponenti, alteri, giganti appunto rispetto ai nostri pupi di scuola palermitana, e ancor più rispetto ai pupi Dante e Virgilio, che ci accompagnano per tutto il viaggio e che Cuticchio e i suoi collaboratori hanno costruito “in miniatura”.
Insomma, dietro a questo spettacolo c’è un lavoro complesso, artigianale e tecnologico, di drammaturgia e di regia, che si manifesta nel “mestiere” dell’oprante, restituito in scena con una doppia lingua, quella aulica di Dante e quella siciliana del cunto, al servizio di un viaggio nel regno delle ombre.
L’amore, il tradimento, l’esilio, la pietà, la politica, la conoscenza, le donne, la visionarietà, la memoria, sono alcuni dei sentimenti e delle passioni contrastanti che abbiamo individuato dentro la Comedìa e che ci riguardano tutti poiché almeno una volta nella vita abbiamo lasciato da parte la ragione, abbiamo inseguito un amore impossibile, abbiamo dimenticato qualcuno o qualcosa, siamo stati costretti ad allontanarci dagli affetti, dalla nostra casa, dalla nostra città…
Per dimostrare l’attualità del poema abbiamo chiesto a nove scrittori di elaborare dei testi inediti ispirandosi ai versi danteschi: Edoardo Albinati, Giosuè Calaciura, Maria Grazia Calandrone, Antonella Lattanzi, Marco Lodoli, Melania Mazzucco, Beatrice Monroy, Lorenzo Pavolini, Giorgio Vasta. Ognuno di loro ha scritto un breve racconto ispirato ad uno dei sentimenti che abbiamo individuato per costruire, tra storia ed attualità, un viaggio parallelo a quello narrato da Dante.
Com’è ovvio lo stile di ciascuno scrittore è diverso ma le immagini narrate sono nitide ed efficaci allo stesso modo. Desideriamo quindi condividere questi racconti con il pubblico negli spazi del Museo Salinas, diretto da Caterina Greco, attraverso l’interpretazione di tre bravissimi attori come Viola Graziosi, Graziano Piazza e Massimo Verdastro. La loro presenza scenica e il loro modo di interpretarli ci guideranno all’interno delle storie, ci aiuteranno a penetrare il sentimento, le fragilità, l’espressività dei personaggi. Alle letture seguirà un incontro con gli autori guidato da Monica D’Onofrio, regista e conduttrice radiofonica di Rai Radio 3.
Condotto dall’attore, doppiatore, mimo e coreografo giapponese Hal Yamanouchi, è ispirato al Paradiso di Dante. Partendo dalla lettura di alcuni versi della terza cantica della Divina Commedia, il laboratorio si svilupperà nell’arco di tre giorni attraverso esercizi fisico-spirituali, con l’obiettivo di coltivare il benessere psicofisico e lo spirito del gioco. In particolare, Yamanouchi farà eseguire alcuni esercizi propedeutici alla rigenerazione del corpo, della voce, della mente.
Sarà possibile partecipare attivamente o in qualità di uditori.
È prevista una restituzione in presenza di pubblico dal titolo Paradiso di Dante in un bar.
Più che una mostra, si potrebbero definire nove piccole installazioni per presentare alcuni personaggi che abbiamo costruito per lo spettacolo Sulle vie dell’Inferno, primi tra tutti Dante e Virgilio.
Accanto a loro troveremo le donne (Beatrice, S. Lucia, la Madonna), Caronte e la barca dei dannati, i Poeti (Omero, Orazio, Ovidio, Lucano), Paolo e Francesca, i Centauri (Chirone e Nesso), Pier delle Vigne, Farinata degli Uberti, Ulisse e Lucifero.
Il Teatro di figura sarà rappresentato dalle marionette della compagnia Carlo Colla & Figli di Milano, dalle guarattelle di Bruno Leone di Napoli e dal teatro disegnato di Gek Tessaro di Verona.
Gli spettacoli sono rivolti a giovani e adulti. Essi uniscono la tradizione del Teatro di figura alla poetica dantesca. Negli spettacoli proposti, l’aspetto immaginifico ha una primaria importanza. Il linguaggio universale insito nelle figure più antiche del nostro panorama artistico italiano sono al servizio dell’Inferno di Dante a 700 anni dalla sua morte.
RASSEGNA STAMPA
Lunedì 11 ottobre
GIORNALE DI SICILIA
La macchina dei sogni: Sulle vie dell’inferno
ADN KRONOS
Al via il Festival ‘La Macchina dei sogni’ di Cuticchio
ANSA SICILIA
Mimmo Cuticchio con i suoi pupi rende omaggio a Dante
PALERMO TODAY
Torna la “Macchina dei sogni”, Cuticchio dialoga con Dante: i pupi si muovono sulle vie dell’Inferno
GUIDA SICILIA
Mimmo Cuticchio con i suoi pupi rende omaggio a Dante
GEOS NEWS
“La macchina dei sogni: Sulle vie dell’Inferno”, Cuticchio con i suoi pupi rende omaggio a Dante
SICILIAFAN
Torna “La Macchina dei Sogni” di Mimmo Cuticchio: la nuova edizione è dedicata a Dante
PALERMO MANIA
Alla 38a edizione de ”La macchina dei Sogni”, l’Opera dei Pupi di Mimmo Cuticchio immagina l’inferno di Dante
SICILIA OGGI NOTIZIE
Trentottesima edizione della Rassegna “La macchina dei Sogni”, Samonà: “I pupi parlano un linguaggio universale che arriva all’anima di ciascuno di noi”
L’ORA
38a edizione della Rassegna “La macchina dei Sogni”
SICILIA UNO NEWS
38a edizione della Rassegna “La macchina dei Sogni” L’assessore Samonà “I pupi parlano un linguaggio universale che arriva all’anima di ciascuno di noi”
BLOG SICILIA
Torna “La Macchina dei Sogni” di Mimmo Cuticchio con una nuova edizione dedicata a Dante
PALERMO MANIA
Alla 38a edizione de ”La macchina dei Sogni”, l’Opera dei Pupi di Mimmo Cuticchio immagina l’inferno di Dante
MONDO PALERMO
Torna “La Macchina dei Sogni” di Mimmo Cuticchio con una nuova edizione dedicata a Dante