BREVE STORIA DEL FESTIVAL
Il festival “La Macchina dei Sogni” nasce nella primavera del 1984 come omaggio ai 50 anni di attività artistica di Giacomo Cuticchio, e come segno di riconoscenza dei figli nei confronti del padre-maestro. Spettacoli mostre e convegni si alternano nell’arco di un mese. Il festival si rivela un evento di straordinaria qualità, privo di ogni pompa, di ogni enfasi.
Nasce dalla necessità di fare il punto sul teatro dei pupi, ma si estende subito, sin dal secondo anno, ad altre pratiche contigue: cunto e altre tecniche di narrazione orale, teatro da strada e teatro senza etichette e distinzioni di generi. La predilezione è naturalmente per un teatro di verità e di poesia, con l’intento principale di formare il pubblico alle varie tecniche e discipline dello spettacolo. Estraneo al festival resterà sempre il teatro commerciale e d’evasione.
Per dieci anni consecutivi il festival si svolgerà a Palermo, dove restituisce al pubblico luoghi poco conosciuti, tra cui la Villa Filippina, la Città dei ragazzi, le stalle di Palazzo Butera, l’ex Caserma Falletta, il Castello di Maredolce. Dopo qualche edizione a Sortino (SR) e poi a Terrasini, il festival avrà luogo, per alcune edizioni consecutive, a Polizzi Generosa (PA).
Gruppi e singoli artisti sono ogni anno numerosi; vengono allestiti fino a tre palcoscenici di dieci metri per lato e diverse pedane adatte al teatro di figura, ognuno con la sua attrezzatura e service audio e luci. Ne risulta un paesaggio risonante di piccoli e grandi eventi, rappresentazioni anche simultanee dal pomeriggio a mezzanotte.
Il tracciato dei vicoli, delle piazze, dei cortili e dei bagli viene animato dagli artisti e arredato da elementi scenografici e visivi, favorendo una fruizione multipla; gli spettatori, se lo desiderano, possono uscire da una storia ed entrare in un’altra. Un piccolo universo fitto e sfolgorante di invenzioni.
Lungo la parabola di trentasei edizioni, sono passati da “La Macchina dei Sogni” oltre 1200 spettacoli. Senza contare le mostre e le installazioni di vario tipo: video, musicali, visive. Tutto ciò è possibile perché non si tratta di cartelloni filtrati da agenzie e impresari; il contatto con gli artisti è diretto, perché si tratta in genere di artisti conosciuti da Mimmo Cuticchio in giro per i festival e le rassegne ma anche tra i vicoli, le piazze e le cantine in Italia e nel mondo.
Il pubblico, nelle ore pomeridiane e serali, è composto soprattutto da ragazzi e famiglie, mentre in tarda serata gli spettacoli sono indirizzati ad un pubblico più adulto e attento al teatro di ricerca e sperimentazione.
“La Macchina dei sogni” è un festival che coinvolge attori e spettatori in un grande festa del teatro, un teatro particolare, quello di figura e di narrazione, che, per sua natura, induce lo spettatore stesso a essere parte attiva nell’elaborazione delle storie, che si arricchiscono e si completano nella sua immaginazione. Il festival propone ogni anno un tema diverso e gli spettacoli, ospitati o prodotti, elaborano, nelle forme più libere e fantasiose, l’argomento proposto.
EDIZIONE 2022
Il Paese dei Balocchi
L’edizione 2022 del festival “La Macchina dei Sogni” si articolerà in tre luoghi emblematici della città di Palermo: il Teatro di Via Bara all’Olivella, il Museo Archeologico Regionale Antonio Salinas e il Monte dei Pegni di Santa Rosalia a Palazzo Branciforte.
Il primo è un punto di coagulo di una cultura trasversale che dialoga con la città, che si rivolge alle giovani generazioni con un progetto d’investimento artistico e di educazione alla visione. Gli altri due sono istituzioni che non hanno bisogno di presentazione, conservano e raccontano “semplicemente” la Storia della Sicilia…
EDIZIONE 2021
Sulle vie dell’inferno
La Macchina dei Sogni 2021 è un’edizione assai speciale. Speciale perché, nel 700esimo anniversario della morte, è dedicata a Dante Alighieri, al sommo poeta che con la sua Comedìa alla quale Boccaccio ha aggiunto l’aggettivo “divina” ha saputo unificare il mondo interiore e il mondo esteriore, proprio quando, gli fu tolto tutto – città, attività politica, affetti, risorse – mentre su di lui pendeva una condanna a morte.
Speciale perché dedicata alla prima cantica della Divina Comedìa, che resta uno dei poemi più grandi e ancora attuali della letteratura mondiale, capace di aprire oggi una finestra sui grandi temi dell’umanità esattamente come quando fu scritta…
Edizioni dal 1984 al 2019
2020 | Il Palazzo delle Cento Stanze
2019 | L’altra faccia della luna
2018 | Straziante Meravigliosa Bellezza del Creato
2017 | Palermo Araba e Normanna
2016 | Ricordando Pitrè
2015 | Tra pupi e cunti per incontrare Pitrè
2014 | Tra i sentieri sotto la luna
2013 | La macchina dei sogni
2012 | Racconti figurati tra le rovine di Selinunte
2011 | Racconti di confine
2010 | Pupi e opranti nel cinema
2009 | In viaggio con l’Opera dei Pupi
2008 | Cunti e canti nelle Piazze di Polizzi
Cronistoria dal 1984 al 2007