La macchina dei sogni - 30ª edizione
Ministero per i Beni e le Attività Culturali Regione Siciliana UNIMA Portugal Città di Palermo Rai 3  
Presentazione Calendario Compagnie e Spettacoli Laboratori e attività
 

Laboratorio dal 17 al 21 aprile ore 10-13 e 14,30-18
Dalla costruzione di un pupo alla messa in scena
diretto da Mimmo Cuticchio


La nascita di una scuola, in grado di far avvicinare al teatro dei pupi dei giovani che non sono necessariamente "figli d'arte" ma che amano l'arte è un progetto che Mimmo Cuticchio ha coltivato da sempre.
Le radici in cui affonda la Storia dell'opera dei pupi sono verbali. Le sue fonti sono le voci degli stessi opranti-pupari, i suoi documenti sono la trascrizione di fatti e saperi derivati dalla sfera dell'oralità. Dunque è necessario partire dai pupari ed opranti, perché solo attraverso la loro memoria è possibile far luce sul "sapere" che, insieme all'arte, si tramanda da maestro ad allievo.
Già da molti anni Mimmo Cuticchio e i suoi collaboratori si sono interrogati come ammodernare l'antico rapporto autoritario maestro-allievo che garantiva la sopravvivenza delle tradizioni tecniche nelle culture orali. L'imitazione scrupolosa e intransigente, basata sull'autorità, era l'unica garanzia della trasmissione concreta dell'intero corpo dei saperi. Un allievo non era in grado di decidere durante la formazione cosa era importante e cosa no. Solo dopo aver cominciato ad esercitare il mestiere, la ripetizione di ciò che aveva appreso diventava creativa. Oggi troppe cose sono mutate nelle dinamiche sociali per riprodurre un tale rapporto, ma rimane imprescindibile l'esigenza del contatto diretto e dell'imitazione di un modello, perché i saperi teatrali si possono trasmettere solo attraverso il fare.
Con coerenza e convinzione Mimmo Cuticchio ha sostenuto la necessità di una scuola in grado di trasmettere le tecniche del teatro dei pupi e fare della tradizione non lettera morta ma uno strumento vivificante, capace di confrontarsi con il presente, superarne i confini per diventare futuro.
La creazione della Scuola per pupari e cuntisti aperta nel 1997 è una tappa importantissima nell'evoluzione del teatro dei pupi attuale. La formazione di giovani dalle molteplici competenze e l'esigenza di un apprendistato continuo e costante sono i pilastri di un insegnamento artistico che non può permettersi cedimenti.

Gli allievi, vengono preparati agli imperativi di "un'arte completa" e l'insieme del progetto prende fisicamente senso alla fine del terzo anno di insegnamento, quando quelli meritevoli potranno prendere parte ad uno spettacolo, diretto dallo stesso Cuticchio.
L'opera dei pupi non è più ciò che è stata un tempo. Per trasmettere questo teatro è necessario avvicinare, affascinare i giovani non solo con gli spettacoli ma con tutta una serie di iniziative che Mimmo Cuticchio e la sua Associazione portano avanti da quarant'anni.
Dunque approfittando del festival La Macchina dei Sogni abbiamo pensato di "aprire" i battenti del nostro laboratorio a quanti, anche per soli cinque giorni, volessero conoscere il mondo del Teatro dei Pupi dall'interno. Mimmo Cuticchio, dal 17 al 21 Aprile, condurrà un laboratorio pratico sull'ideazione, la costruzione e la manovra dei pupi e la messa in scena. Un'occasione unica per conoscere le diverse fasi di questa antica tradizione teatrale. Dalla realizzazione della testa all'ossatura e all'armatura, fino alla nascita dello spettacolo, che a sua volta prevede l'ideazione e la realizzazione di un canovaccio e la successiva trasposizione scenica con l'ausilio delle complesse tecniche di manovra.

GirogiroMondo

L’associazione Frida Kahlo realizza il laboratorio per ragazzini dal titolo GIROgiroMONDO con l’obiettivo di creare uno spazio artistico a misura di bambino. Nell’ambito del laboratorio saranno proposte attività di riciclo-creativo, che hanno come tema storie e tradizioni del mondo mirate principalmente al rispetto della natura e all’ecosostenibilità. In questo senso si permetterà al bimbo di sviluppare le proprie capacità artistiche attraverso la fantasia, “riutilizzando” e trasformando quello che ha a disposizione.
Gli appuntamenti saranno quattro. Durante ogni incontro i bambini conosceranno, attraverso la narrazione e il gioco, una favola di un paese lontano. Il racconto sarà lo spunto per proseguire con le attività ludo-creative, infatti i bambini saranno invitati a ricreare i momenti e i personaggi della storia appena ascoltata dando libero sfogo alla loro creatività mediante pennelli, colori, oggetti di plastica e altri materiali riciclati.
Le fiabe saranno raccontate con l’ausilio di muppets, che si muoveranno all’interno di un teatrino insieme ad altre figure – sagome di cartone, bamboline di stoffa – e interpreteranno i diversi personaggi delle storie di volta in volta proposte.

Laboratorio
GIROgiroMONDO
a cura dell'Associazione Frida Kahlo


20 aprile ore 16,30 - 21 aprile ore 11
I due eredi
Si tratta della rivisitazione di un racconto egiziano che narra la storia dei fratelli Farag e Baiumi alle prese con la spartizione di una eredità, pretesto per parlare di un percorso di fraternità e condivisione.

27 aprile ore 16,30 - 28 aprile ore 11
Bluolina e Peppino al Carnevale di Rio
Libero adattamento della fiaba tradizionale sudamericana Il pipistrello vanitoso, un pretesto per trattare il tema dell’amicizia, una fiamma che mai si spegne, paragonabile alla luce di un diamante, splendente e trasparente.

4 maggio ore 16,30 - 5 maggio ore 11
L’Oriente con la principessa Jamileh
Libero adattamento della favola tradizionale persiana Il principe serpente, dove si racconta di un sentimento che ci permette di superare tutte e avversità: l’amore. L’amore oltre le apparenze, un sentimento che illumina il cuore e si diffonde su tutti come un vento di pace e benevolenza.

11 maggio ore 16,30 - 12 maggio ore 11
Il principe José e la Ragna Penelope
Ancora una fiaba sul tema dell’amicizia, questa volta ambientata in Spagna, lungo il cammino di Santiago di Compostela. Gli amici sono preziosi sempre e non quando fa comodo a noi.

In occasione del trentennale della Macchina dei sogni, che ritorna nei luoghi d’origine, nel teatro e nel laboratorio di via Bara all’Olivella, siamo lieti di riprendere la collaborazione con la Fondazione Salvare Palermo. Un sodalizio che, almeno affettivamente, non si è mai interrotto da quel lontano 12 dicembre 1989, quando “Salvare Palermo” coinvolse i Figli d’Arte Cuticchio nella manifestazione Nessun dorma, sulla scalinata del Teatro Massimo. La manifestazione fu organizzata per rivendicare, oltre l’apertura del teatro lirico chiuso da un ventennio, anche “attenzioni e risorse pubbliche per la cultura”.
Purtroppo ancora oggi, a causa della crisi, le istituzioni investono scarse risorse e attenzioni alle iniziative culturali e, in generale, a tutte quelle forme d’arte che tengono in vita la comunità civile facendo da collante tra le diverse identità culturali. Così tocca alle associazioni, ancora una volta, farsi promotrici di iniziative che si propongono di rivolgere occhi e menti alla conoscenza. La grande Storia e le piccole storie, fatte di usanze e saperi antichi, si intrecciano nei contributi che ciascuna associazione mette a disposizione della Macchina dei Sogni, per arricchire di contenuti e occasioni questo mese di eventi e di incontri.

Mostra e visite guidate
a cura della Fondazione Salvare Palermo


dal 12 aprile al 12 maggio
Attorno alle mura dell'Itria
Mostra di immagini dell’edizione 1995 della Macchina dei Sogni

Un reportage fotografico a suo tempo eseguito ed ora allestito da Andrea Ardizzone, visitabile per tutta la durata della manifestazione nei locali del Laboratorio teatrale di via Bara all'Olivella.

28 aprile ore 10,30
Passeggiata sulle tracce del Palazzo Monteleone
Una passeggiata, a cura dell’architetto Adriana Chirco, sulle tracce di un palazzo scomparso, il perimetro di Palazzo Monteleone e del suo giardino, travolti dal taglio di via Roma. L’itinerario prevede la partenza da piazza Olivella alle ore 10,30, per poi proseguire lungo via Monteleone, via Torre di Gotto, via Gagini e ritorno da via Bara all'Olivella.

3 maggio ore 10,30
Visita guidata del Palazzo delle Poste
Appuntamento sulla scalinata del Palazzo delle Poste in via Roma, per una visita guidata alle sale e alle preziose opere pittoriche del Palazzo, a cura della prof. Anna Maria Ruta, studiosa e profonda conoscitrice dell’arte futurista.

12 maggio ore 10,30
Passeggiata tra i vicoli del quartiere
Con partenza da via Bara all'Olivella, di fronte al Laboratorio, una passeggiata tra vicoli e monumenti del quartiere con la preziosa guida dell’architetto Rosanna Pirajno. Riservata a bambine/i e ragazze/i accompagnati da adulti ma anche no, una passeggiata nella città storica da ri(scoprire) e amare, per imparare a prendersene cura da adulti.

Installazione dal 25 aprile al 12 maggio ore 10-13 e 16-18
Audaci imprese di donne e cavalieri
Tre macchine per il teatro incosciente

di Luì Angelini e Paola Serafini


Nell'arco di pochi minuti il pubblico gioca con i grandi temi della letteratura epico-cavalleresca, rappresentandoli con l'uso di oggetti quotidiani. Citazioni iconiche e omaggi alle forme del repertorio invitano lo spettatore appassionato e paziente a confrontarsi con il patrimonio dell'opera dei pupi. Si tratta di un'installazione, concepita tra arte, gioco e teatro e composta da strutture trasformate in teatrini di oggetti, una specie di teatro self-service che, divertendo, permette un approccio diverso agli oggetti di uso quotidiano, che assumono nuova vita al servizio delle storie che raccontano. Gli animatori sono due persone scelte dal pubblico che, come in un gioco di ruolo, prendono posto uno al di qua e l'altro al di là del rudimentale boccascena, assumendo le funzioni di manovratore e spettatore. Il primo segue in cuffia le istruzioni dell'autore per animare gli oggetti, ignorando che cosa stia rappresentando. Il secondo, sempre in cuffia e sempre dalla voce dell'autore, ascolta la storia che corrisponde agli spostamenti e alle evoluzioni che il manovratore fa compiere agli oggetti.

In altre parole, le "Macchine del teatro incosciente" sono dispositivi con i quali un ignaro manovratore mette in scena per uno stupito spettatore (stupito sia da cosa riesca a fare il suo involontario e inconsapevole "compare", sia dalla scoperta delle potenzialità narrative dei semplici oggetti) uno spettacolo di teatro d'oggetti.