Repertorio: Opera e opra

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OPERA E OPRA

Nel teatro dell’Opera con quello dell’Opra sono inserite le produzioni nate dalla consapevolezza di voler accostare il teatro dei pupi con l’opera lirica. Un incontro personalissimo che trae la sua linfa da quel rapporto plurisecolare che vede la storia del melodramma intrecciarsi con quella delle marionette. La sintesi estrema della realtà e l’esaltazione dell’elemento spettacolare accomunano questi due modi tanto diversi, eppure simili, di concepire il teatro, con scambi continui di repertorio. Ciò che insiste in questi spettacoli non è la sfarzosità dell’apparato scenico, non è l’imitazione dell’opera lirica, seppure in forma raffinatissima come accade per le marionette di Salisburgo, ciò che preme è la forza emozionale del racconto, la valenza epica dei personaggi del melodramma, improbabili eppure vivissimi, al pari dei pupi. Non si tratta di mettere in scena l’opera in miniatura o la sostituzione dei pupi ai cantanti. Qui sono due lingue del teatro, popolari e auliche ad un tempo, ad incontrarsi e parlarsi. Sono spettacoli autonomi che non tradiscono nell’essenza né lo spirito dei grandi compositori, né quello dell’opera dei pupi, ma è come se radici lontane si riannodassero trovandosi sorelle.

In scena la musica e i personaggi del melodramma si mescolano compenetrandosi, ai paladini, ai saraceni, ai pupi in paggio, ai combattenti, all’oprante, motore dell’intera azione.

Medusa è l’ultima creazione di Giacomo Cuticchio, nella quale convivono le tradizioni dell’opra dei pupi e dell’opera lirica. Il libretto di Luca Ferracane rende omaggio ai grandi poeti del melodramma del Settecento (Zeno e Metastasio) ed è dunque in versi (novenari ed endecasillabi). Ma diversamente dal melodramma barocco, che prevedeva di solito un lieto ne, qui l’eroina tragica va incontro a un infelice destino.

La trama prende spunto dai racconti mitici che narrano della Gorgone, precisamente quelli di età ellenistica, le cui fonti riferiscono di una bellissima fanciulla mutata in mostro dalla dea Atena, irata per la profanazione del suo santuario in seguito all’amplesso della giovane con il dio dei mari Poseidone. La gura della Medusa ha un legame inscindibile con la Sicilia, crogiolo di innumerevoli civiltà, una terra ospitale ma allo stesso tempo perennemente calpestata come la bellissima fanciulla Medusa, destinata dal Fato ad essere maledetta da una dea e immortalata nel suo ultimo respiro: un urlo soffocato che invoca l’amore degli uomini. Alla realizzazione dell’opera, insieme a Giacomo Cuticchio, hanno lavorato giovani autori e musicisti siciliani, che hanno dato vita a un ensemble af atato e professionale, guidato, nella messa in scena, dalle sapienti mani di Mimmo Cuticchio.

Tragedia in musica

Ideazione scenica e regia Mimmo Cuticchio

Musica Giacomo Cuticchio

Libretto Luca Ferracane

Opranti Mimmo e Giacomo Cuticchio

Aiutanti di palcoscenico Tania Giordano e Giuseppe Airò

Costumi Tania Giordano

Personaggi Medusa (soprano) Federica Faldetta; Gran Sacerdotessa, Anfitrite, Atena (soprano) Corinna Cascino; Poseidone (baritono), Francesco Vultaggio
Sacerdotesse Nereidi (coro di donne) Maria Elisabetta Trupiano; Rosalba Aurora Ducato, Carmela Caponetto, Federica Giglio, Sonia Sala, Giorgia Gabriele, Chiara Geraci, Aurora Bruno
Tritoni (coro di uomini) Davide Vitale, Chang Hui Han, Emanuele Tidei, Andrea Albeggiani, Fabrizio Sebastien Jacquin, Alessandro Patti, Fabrizio Musumeci

Organico strumentale:
Direttore d’orchestra Salvatore Barberi
Flauto traverso Alessandro Lo Giudice
Sassofono soprano Nicola Mogavero
Fagotto Filippo Barracato
Clarinetto basso Francesco Maranto
1a tromba in do Sergio Caltagirone
2a tromba in do Calogero Lupo
Trombone Fabio Piro
Tuba Davide Leone
Percussioni Giulia Lo Giudice
Pianoforte Giusy Cascio
Clavicembalo Licia Tani
Primi violini Marco Badami, Francesco Lamanna, Alessia La Rocca, Virginia Gurrera, Gioel Caronna, Giuseppe Di Chiara
Secondi violini Francesco Nardella, Davide Rizzuto, Michele Savarino, Filippo Mercanti, Salvatore Passantino
Viole: Massimo Cantone, Antonio Buono, Adeaide Filippone, Valerio Vassalo
Violoncelli Paolo Pellegrino, Giuseppe D’Amato, Arianna Ciancimino
Contrabbassi Walter Roccaro, Dario Ammirata