Atelier La lucciola - Palermo
LA FIABA DI TREDICINO
È uno spettacolo di burattini per bambini ispirato a una fiaba della tradizione popolare siciliana, rivisitata in chiave moderna. Il tema è legato a una ricerca delle tradizioni della terra di Sicilia, che l’Atelier La Lucciola porta avanti già da molto tempo sul territorio, con interventi mirati ai più piccoli, che spesso sconoscono tali tradizioni. |
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Trickster Teatro - Novazzano (Svizzera)
RAPSODIA PER GIGANTI
È un duetto per trampolieri che affonda le sue radici in tutto quel vasto territorio di suggestioni sottese tra mito e fiaba. Lo spettacolo vuole indagare sulle possibilità di un teatro che utilizzi, per lo sviluppo dell’azione scenica, la scenografia naturale esistente, sia essa urbana o extra urbana, in una sorta di rivalutazione dell’evento teatrale riportato in luoghi inconsueti per il teatro
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Cantieri Teatrali Koreja - Lecce
PALADINI DI FRANCIA
Spada avete voi, Spada avete io!
Giochi di bambini. Giochi di guerra.
La storia comica e tragica dei paladini di Carlo Magno – dall’arrivo a corte della bella Angelica al massacro di Roncisvalle – racconta la bellezza e la crudeltà della vita. E se da più di cinquecento anni grandi poeti e oscuri teatranti continuano a provare un piacere immenso a raccontarla, un motivo ci deve pur essere. |
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Bruno Leone - Napoli
VITA MORTE E RESURREZIONE DI POLICINELLA CETRULO
Lo spettacolo è un gioco comico condotto da Pulcinella attore con un costume maschera che al momento espressivo sa trasformarsi in teatrino delle guarattelle. Qui si svelano misteri e miracoli della vita di Policinella Cetrulo, sue ambigue origini, discutibili virtù e coraggiose paure, nonché sue inconfessabili anime.
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Armamaxa Teatro - Foggia
ORLANDO – FURIOSAMENTE SOLO ROTOLANDO
Camicia bianca, una tromba e uno sgabello: è tutto quel che serve per raccontare le vicende dei paladini di Carlo Magno e dei terribili saraceni. Un vortice di battaglie ed inseguimenti il cui motore è sempre la passione, vera o presunta, per una donna, un cavaliere, un ideale. Reale trasporto o illusorio incantesimo? Sono solo storie. Storie senza tempo di uomini d’ogni tempo, in cui tutto è paradosso, iperbole, esasperazione.
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Eventi Culturali/Teatri Comunicanti - Porto Sant’Elpidio
LA STORIA DEL GUERIN MESCHINO
Lo spettacolo segue le tracce del romanzo ed è realizzato secondo un’originale reinvenzione dell’arte dei cantastorie. Un attore racconta, rappresenta, canta ed evoca, con l’ausilio di particolarissimi oggetti, una storia appassionante. Lo fa alla maniera in cui forse lo avrebbe fatto nella città di Barberino quel tale Andrea che attorniano dalla gente recitava le prose del suo libro. Lo fa nel consapevole intento di riprendere un’antica e mai scomparsa arte, quella del narrare.
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Granteatrino - Bari
PULCINELLA PALADINO
Tratto da I Paladini di Francia di Emanuele Luzzati, Pulcinella affronta il mondo epico-cavalleresco. Al ritmo trepidante di trombe e tamburi, valenti paladini e mori saracini, si affronteranno in epica tenzone. La bella Principessa Teresina, rapita da due diavolacci burloni sarà ricercata per mari e per monti, per terre e per guerre, da Pulcinella scudiero del prode Rinaldo. |
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Cengiz Ozek Shadow Theatre - Istanbul
THE MAGIC TREE
Uno spettacolo che racconta di una cultura, di una storia epica dai caratteri sciamanici, che si è succeduta nel tempo e che vede come protagonista Karagöz, un personaggio tipico turco, analfabeta e pasticcione. Karagöz rappresenta l'uomo del popolo, illetterato e diretto, mentre Hacivat appartiene alla classe istruita, e si esprime in un linguaggio letterario. Lo spirito semplice ma arguto di Karagöz ha sempre la meglio sull'istruzione di Hacivat, anche se i suoi espedienti per arricchirsi inevitabilmente si traducono in un fallimento.
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Compagnia Gaspare Canino - Alcamo
TERRIBILE DUELLO TRA RINALDO E GATTAMUGLIERE
Finita la guerra contro Dama Rovenza, Carlo Magno manda i suoi paladini in permesso nelle proprie dimore. Il paladino Rinaldo, nel trasportare il suo tesoro a Montalbano, viene assaltato da finti briganti: sono infatti dei magonzesi travestiti. Rinaldo, dà prova di valore, ferisce persino Gano di Magonza che esce allo scoperto dopo avere assistito alla morte di un suo nipote. |
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Teatro del drago - Ravenna
IL GRANDE TRIONFO DI FAGIOLINO ...pastore e guerriero...
La trama proviene da un vecchio canovaccio della metà dell’Ottocento.
Il mago Norandino viene rifiutato come sposo dalla bella Altea, principessa nel regno di Tracia; per vendetta il terribile mago, con una stregoneria, toglie la favella alla principessa.
Fagiolino pastore, aiutato da una fata di nome Alcina, andrà prima a rubar la "nocciolina fatata" al diavolo Farfarello e poi a guarir la principessa.
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laREVERDIE ensemble di musica medioevale - Follina (Treviso)
CARLO MAGNO REALE E IMMAGINARIO musiche per una leggenda
Carlo figlio di Pipino, Re di una tribù di Germani barbari, difensore della Fede e al tempo stesso peccatore smodato e sensualissimo, è in realtà molti uomini. Non è stato tramandato nulla della musica che risuonava nel suo palazzo di Aquisgrana: i manoscritti musicali del IX secolo tramandano “solo” l’immenso patrimonio del canto liturgico diffuso sotto l’autorevole etichetta di “gregoriano”. LaReverdie sceglie dal repertorio musicale, che fiorì nei secoli successivi alla creazione del Sacro Romano Impero, alcuni brani che cantano i diversi volti dell’Eroe Carlo, personificazione dell’eroe medievale: Il Guerriero, L’Amante, Il Cristiano. |
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Il Laboratorio/Nuova Consonanza - Roma
LA GERUSALEMME LIBERATA (1593) Messa in Scena Sonora
Il più musicale dei poemi italiani fu pubblicato alla fine del '500 alla corte di Ferrara. Racconta di come nell'anno del Signore 1099, i crociati, guidati da Goffredo di Buglione, duca della Bassa Lorena, riconquistino Gerusalemme ed il Santo Sepolcro. Il poema, presentato in una maniera del tutto nuova, è incorniciato e sostenuto da musiche elettroniche ed acustiche . Si tratta, come dice il titolo, di una “messa in scena sonora” dove la scena è fatta di suoni che incorniciano, sottolineano ed accolgono il testo, talora frammentandolo e trasformandolo sino ad inglobarlo.
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Il teatro delle marionette di Chiara Falcone - Lavello (PZ)
ARLECCHINO SERVO DI DUE PADRONI
È sicuramente il testo di Carlo Goldoni, il più famoso drammaturgo italiano, che meglio rappresenta il teatro della Commedia dell’Arte. Nello spettacolo ci sono delle bellissime marionette a bastone nei panni delle maschere classiche della Commedia dell’Arte e una snodata marionetta a fili nel ruolo di un coinvolgente Arlecchino che ci sorprenderà in un susseguirsi di divertenti trovate! La comicità è assicurata, l’ilarità coinvolge il pubblico di grandi e piccoli. |
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Arrivano dal mare – Ravenna, Pulcinella di mare – Napoli
PULCINELLA A QUATTRO MANI
È l’incontro maturo di due guarattellari. Due teatrini affiancati, i legni e la stoffa dei burattini, il bastone, i pezzi secolari del repertorio, i lazzi ereditati dalla tradizione. E poi l’incrociarsi delle scene, il ritmo delle azioni, l’improvvisazione continua.
Uno spettacolo fuori dall’ordinario in cui Luca Ronga e Gaspare Nasuto raddoppiano le possibilità dei movimenti, alternando l’azione che risulta spostata oltre i confini della convenzione. |
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Balagan La compagnia del baraccone – Latina
IL RICONOSCIMENTO DI SAKUNTALA
Il racconto, tratto dall’omonimo dramma indiano del V secolo d.c. e dal poema epico Mahabharata, affronta tematiche universali, delicatamente delineate in tutte le loro sfaccettature – l’abbandono, l’oblio, il dolore, l’eroismo, l’amore – affidate alla narrazione e all’immaginazione.
Una fiaba per tutte le età, un incontro con l’arte, i colori, i suoni, le contraddizioni dell’India, un tentativo di evocare atmosfere capaci di immergere lo spettatore in un mondo magico e suggestivo attraverso l’utilizzo di tecniche del teatro di figura tra oriente e occidente.
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Associazione Turi Grasso - Acireale (CT)
LA DISFATTA DI RONCISVALLE
Come il titolo stesso annuncia, l’episodio si focalizza sul tradimento di Gano di Magonza e la morte dei paladini nell’agguato tenuto dai mori di Spagna nella gola di Roncisvalle. Qui il grande paladino Orlando morirà non per essere stato colpito da scimitarra saracena ma per avere suonato l’olifante fino a spezzarsi le tempie, nel tentativo di informare Carlo Magno che, con il suo esercito, si trovava oltre i valichi attorno ai monti Pirenei
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Compagnia Bradamante - Palermo
I BEATI PAOLI
Racconto degli antefatti storici della mafia o racconto gotico-romantico delle vicende eroiche di una società segreta dedita al culto ossessivo della giustizia? Il lavoro si ispira al romanzo omonimo di Luigi Natoli, pubblicato nel 1909 in appendice al Giornale di Sicilia ed attraversa in modo pregnante alcuni luoghi e umori della storia siciliana. Lo spettacolo rientra nella più autentica tradizione dei pupari ma si pone, contemporaneamente, su una linea di ricerca introducendo alcune innovazioni: l’intrecciarsi corale delle vicende e, al posto del classico teatrino, un impianto con tre boccascena che permette di seguire, a ritmo incalzante, il susseguirsi degli eventi. La musica eseguita al pianoforte da Giacomo Cuticchio rimpiazza lo storico pianino a cilindro.
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Teatro Tages - Cagliari
L'ORGANETTO DI BARBERIA
Una simpatica famiglia di scimmiette coinvolge il pubblico ballando ed esibendosi in acrobatiche evoluzioni, un pappagallo distribuisce i pianeti della fortuna, mentre nell'aria rimbalzano le note dell'organetto montato su un carretto trainato a mano. |
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Progetto speciale
DA PADRE IN FIGLIO E DA MAESTRO AD ALLIEVO
La produzione degli spettacoli dell’opera dei pupi può essere descritta come una serie di scelte, ognuna delle quali condiziona in parte le successive. L’oprante distribuisce gli avvenimenti in atti e scene seguendo più o meno fedelmente dei canovacci tramandatigli dalla tradizione e improvvisa i dialoghi tenendo conto delle regole di formazione di scena.
Giacomo Cuticchio è l’oprante a cui viene affidato l’esecuzione di un piccolo ciclo che il giovane eseguirà con l’estremo rigore che caratterizza l’attività teatrale del padre Mimmo.
Tuttavia in lui convivono due anime che non sono contrapposte, poiché l’una completa l’altra. Egli è infatti compositore e pianista. L’inclinazione per la musica trovò fertilissima terra tra i suoni del pianino a cilindro che tradizionalmente scandisce le vicende dei paladini di Francia e nelle regole del cunto che sin da bambino ha conosciuto e ascoltato. Oggi, dopo varie esperienze maturate, sia nel teatro dei pupi che nella musica, unisce i codici musicali in uso nell’opera dei pupi tradizionale con partiture meno elementari, rielaborando le “sonate” del pianino: galoppo, lamento, battaglia, consiglio… che accompagneranno gli spettacoli.
L’esecuzione delle stesse viene consegnata al Giacomo Cuticchio Ensemble una combinazione fra strumenti ad arco e fiati che riempiranno il vuoto sonoro quando i personaggi non parlano e completeranno la rappresentazione esaltandone l’epicità.
Giacomo è una dimostrazione di come il mestiere dei pupi si tramanda da padre in figlio, poiché ha seguito tutte le tappe del consueto apprendistato sin da bambino, operando negli spettacoli realizzati dal padre; ma sul palcoscenico non è solo a muove i pupi, di fronte a sé, in seconda quinta, ci sarà il cugino Fulvio Verna, allievo di Mimmo. La trasmissione del mestiere continua dunque non solo da padre in figlio ma anche da maestro ad allievo.
| I quattro episodi di seguito presentati sono tratti dalla Storia dei Paladini di Francia di Giusto Lo Dico e propongono la vita del paladino Orlando in linea di massima cronologicamente.
Attraverso i quattro spettacoli sono evidenziate le tappe essenziali e gli eventi della sua vita, il cammino “naturale” dall’infanzia alle avventure giovanili e poi a quelle della maturità, fino alla morte.
Ma i quattro episodi sono emblematici, perché oltre a riproporre un piccolo ciclo individua alcuni elementi che caratterizzano la struttura narrativa del teatro dei pupi: l’iniziazione, l’amore, la pazzia, la morte.
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Pupari
Giacomo Cuticchio,
Fulvio Verna,
Tania Giordano
Musiche originali
Giacomo Cuticchio
Giacomo Cuticchio Ensemble
violino Maurizio Rocca
Violoncelli Francesco Biscari, Alessio Pianelli
Corno Mauro Vivona
Sax Nicola Mogavero |
Primo episodio – l’iniziazione
ORLANDO CONQUISTA DURLINDANA
L’iniziazione guerriera di Orlando nelle battaglie d’Aspromonte mantiene un grande rilievo nella tradizione popolare: un angelo lo guida a soccorrere lo zio Carlo Magno che combatte contro Almonte.
L’eroe, inconsapevole di esserlo, supera una prova qualificante attraverso la quale conquista il mezzo che permetterà di superare le altre prove che lo portano all’acquisizione di uno status superiore.
Sinossi: Orlando si trova a studiare in seminario e riceve la visita di Astolfo. A lui manifesta il desiderio di andare in Aspromonte a combattere al fianco del padre. Anche Astolfo mostra lo stesso desiderio, allora pensano ad una fuga. Intanto al campo cristiano è notte, i cristiani sconfitti battono la ritirata. Carlo Magno ordina di riunire il consiglio per verificare le perdite subite. Manca Milone, padre di Orlando che è stato ucciso da Almonte.
Secondo episodio – l’amore IL GRAN DUELLO DI ORLANDO E RINALDO PER AMORE DI ANGELICA
L’amore per la principessa saracena è causa di contrasto e rivalità con il cugino Rinaldo. Entrambi intendono conquistarla e per farlo trascurano i propri doveri di difendere la corona di Francia, in pericolo perché assediata dagli invasori pagani. L’insuccesso di Orlando è dovuto anche alla “natura” di Angelica, la quale non pensa affatto di seguire Orlando sebbene sia il migliore dei cavalieri di Carlo Magno. Ella non lo ha mai amato, lo ha soltanto lusingato quel tanto che era necessario a ottenere l’aiuto di cui aveva bisogno. L’episodio mette in evidenza il carattere dei due cugini: Orlando fedele, onesto, serio, leale, Rinaldo ribelle, pronto allo scherzo, scaltro, malandrino.
Sinossi: Parigi è minacciata d’assedio ma dalla corte di Carlo Magno si sono allontanati numerosi paladini, che presi d’amore per Angelica si sono messi alla sua ricerca.
Anche Orlando che è il capitan generale e il più valoroso, ha abbandonato la corte, e a re Carlo non rimane che affidare a Rinaldo il comando dell’armata francese.
La battaglia è cruente, Rodomonte, Re d’Algeri è un superbo saraceno e sconfigge i paladini che lo affrontano, fino a quando non si scontra con Rinaldo che, essendo più forte e valoroso, riesce a mettere in fuga.
Terzo episodio – la pazzia
LA PAZZIA DI ORLANDO
Quando Orlando scopre che Angelica ama un altro, uno che non è un eroe ma è semplicemente bello, impazzisce e la sua pazzia è una furia violenta, dietro la quale non si intravede alcuno spiraglio. Soltanto il volere del sovrannaturale cristiano può guarirlo e la guarigione improvvisa non gli lascia alcun ricordo dell’amata. Ora egli è pronto a riprendere i suoi compiti militari dai quali l’amore lo allontanava.
Sinossi:Agramante d’Africa, porta la guerra a Carlo Magno. Cristiani e saraceni s’incontrano sotto le mura della città di Parigi. Cloridano e Medoro, per recuperare il corpo del loro Re Dardanello, si spingono nottetempo fin sotto le mura ma vengono assaltati da un drappello di cristiani che uccidono Cloridano e feriscono gravemente Medoro. Angelica di, passaggio da quel campo, ode tra i morti, un lamento, segno che ancora qualcuno è vivo.
Quarto Episodio – la morte LA MORTE DI ORLANDO
Le cause della sconfitta e della morte di Orlando vanno come vedremo dal tradimento di Gano di Magonza, cognato di Carlo Magno, al folle ardire dell’eroe. La sua morte assume un valore mitico di consacrazione, il suo sacrificio lo consacra ad una gloria superiore a qualunque successo. L’arrivo di Rinaldo assicura la punizione dei saraceni e di Gano e umilia Carlo Magno che si pente per avere sempre ascoltato il proprio cognato.
Sinossi:
La battaglia di Roncisvalle è uno degli episodi più tristi della Chanson de geste. Le cause della sconfitta e della morte di tanti paladini tra cui Orlando, sono determinate dal tradimento di Gano di Magonza. L’episodio dagli spettatori, viene vissuto sempre con grande commozione, quasi fosse un rito sacro. Ricordata come una delle più celebri battaglie condotte da Orlando, richiama espressamente i valori della fede cristiana e della cavalleria in contrasto con quelli del traditore Gano di Magonza. |
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