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L’Infanzia d’Orlando ripropone una delle 371 serate della Storia dei Paladini di Francia che fino agli anni Sessanta gli opranti mettevano in scena durante la realizzazione del ciclo a puntate che si snodava sera dopo sera dinanzi a spettatori fedelissimi i quali, non solo sapevano ogni passaggio della vicenda, ma si dimostravano giudici implacabili dell’esecuzione teatrale.
Mimmo Cuticchio l’ha estrapolata dal complesso delle varie Chanson des gestes e la propone come “serata speciale” impegnandosi, prima di tutto, a definire una drammaturgia conchiusa di questa puntata, isolando l’episodio specifico e fornendo, nello stesso tempo, attraverso la recitazione, in buona parte all’improvviso, indicazioni utili per individuare il carattere dei protagonisti, per recuperare la trama precedente e per annunciare i futuri sviluppi. In tal modo, gli spettatori hanno la possibilità di cogliere il nesso tra messinscena e racconto, in virtù della solida struttura dell’opra, uno schema che alterna momenti descrittivi e passaggi spettacolari, come le battaglie, le apparizioni magiche, i combattimenti e così via.
Orlandino da piccolo ha dovuto affrontare soprusi e discriminazioni. I suoi genitori, sebbene per motivi diversi, sono stati costretti alla fuga e a vivere di stenti in un paese lontano, separati dai propri cari. Orlandino è vissuto per sette anni con la madre Berta in mezzo ai boschi, senza conoscere i banchi di scuola. Lo spettacolo pensato per la grande scena, in cui opranti, manianti e combattenti sono a vista, focalizza l’attenzione sul valore della famiglia e della scuola, necessaria per riscattarsi da una condizione che, diversamente, rimane di assoluta povertà
Durata: 70 minuti circa, atto unico
Consigliato dai 6 anni